MSOFFICE e PCLOS

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Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54
MSOFFICE e PCLOS

Si può installare il pacchetto OFFICE Microsoft su PCLOS?

Giulio

Ritratto di zafran
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Last seen: 1 anno 5 giorni fa
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Iscritto: 16/06/2008 - 16:10

So che con word e excel qualcuno ha avuto buoni risultati.
Su PowerPoint e access ci conterei meno ma tentar non nuoce.

Ovvio che se è pirata di là, lo è anche di qua.

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Si può certamente installare in PCLinuxOS la versione per Linux (pacchetto RPM) gratuita di SoftMaker Office (denominata "Free Office"), che è perfettamente in grado di gestire i files di Microsoft Office. Il Free Office in oggetto include un programma per i testi (tipo Word, per capirci), un programma per le Presentazioni (tipo PowerPoint, per intenderci) e un programma per il "planning" (denominato "PlanMaker").

Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

A me interessano solo Word e Excel

Ho letto in rete che con Playonlinux è possibile fare questo.

O forse devo usare wine?

Anzichè emulare windows con virtualbox per utilizzare solo questi due programmi Vi chiedevo se fosse possibile.

Grazie a tutti

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Sì, devi usare Wine (e niente osta a che si usi anche PlayOnLinux). Avrai, alla fine, uno pseudo-ambiente "Windows" in cui potrai installar taluni programmi fatti specificamente per Windows. Naturalmente, il tuo Sistema diverrà -facendo ciò- più vulnerabile ai virus e altri malwares (che troveranno modo di poter funzionare, più o meno a dovere, proprio perchè l'ambiente diventa simil-Windows). Wine non è un vero emulatore: semplicemente "inganna" il Sistema (e i programmi-"ospiti" che voglion essere installati su Windows) facendo credere ai programmi di trovarsi su Windows e anche fornendo loro i mezzi per riuscire a funzionare (il che che vale, però, anche per eventuali malwares).

Ritratto di Leman
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Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

Scusate se mi intrometto nel discorso,
ma esistono nel gestore pacchetti di PClinuxOS anti malwares ? :puzzled:

Ritratto di francesco bat
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Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Comunque dubito che un malware di windows possa danneggiare il sistema anche se si usa il wine.
Più che altro potrebbe dare problemi alla configurazione dell'utente che ha usato il wine con il malware.
Tempo fa girai sul web su persone che avevano fatto test malware con il wine e il risultato è stato molto scarso.
Solo alcuni problemi locali con pochissimi malware.
Poi, recentemente non so se è cambiato qualcosa.
Ciao
Francesco bat

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Se si usa Wine, il malware (o il virus) è in grado di funzionare (secondo i differenti casi [si varia da malware a malware, proprio come accade che differenti programmi "per Windows", in WINE, possano funzionare o non funzionare secondo i differenti casi] può riuscire a funzionar quasi al 100% oppure può funzionar talmente male da sembrare sbronzo). Questo, perchè WINE consente al malware di "vivere" in Linux quasi come se si trovasse in Windows (è questa, peraltro, la forza di WINE: riuscire, senza emulazione, a far comportare in Linux dei programmi creati per Windows esattamente come se si trovassero dentro a un ambiente Windows).
In PCLinuxOS è possibilissimo installare e usare un antivirus (direttamente da Synaptic). Si tratta di ClamAV. È anche possibile installar degli altri antivirus (io, per esempio, ho utilizzato per 3 anni, in PCLinuxOS, anche Avast!-for-Linux... che mi ha dato qualche problema solo recentemente [ha cominciato a dare un messaggio d'errore in fase di apertura, sicché, l'ho prontamente disinstallato], ma mi hanno detto che alcuni hanno installato e usato con successo anche AVG-for-Linux [AVG, nella versione per FreeBSD, l'ho utilizzato anch'io, per un paio d'anni, ma in PC-BSD... ho smesso di usarlo un paio di settimane or sono, perchè era diventato un poco lento]). Sempre in PCLinuxOS (e sempre da Synaptic) è possibile installare due diversi anti-rootkits: chkrootkit e rkrootkit. Rammento che dovrebbe esserci in PCLinuxOS (sempre installabile da Synaptic) un anti-spyware "per Firefox", che ho installato in diverse mie installazioni di PCLinuxOS, ma del quale non rammento al momento il nome (un vuoto mentale... e ora sono con PC-BSD, per cui non posso controllare). Per ClamAV, in PCLinuxOS, è possibile installare un'interfaccia grafica (ClamTk), oltre ad uno scanner specifico denominato "filemanager-avs", ma resta il fatto che l'aggiornamento del database-virus va comunque fatto da Terminale (però, si può impostare Firefox in modo da scansionare automaticamente i files che vengon scaricati, tramite lui, da Internet, immediatamente dopo l'avvenuto scaricamento). Infine, sia rkrootkit che chkrootkit, in PCLinuxOS, vanno usati da linea di comando (da Terminale, insomma), non disponendo di interfaccia grafica (chkrootkit dispone anche di un'interfaccia grafica, ma l'ho trovata solo in CentOS e in Scientific Linux, non in PCLinuxOS).

Ritratto di 500paolo
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Last seen: 7 mesi 3 settimane fa
Iscritto: 16/12/2011 - 10:52

Attenzione, quando si usa wine si simula windows e funzionano anche malware, adware & Co.
Il tutto potrebbe non rimanere circoscritto alla cartella /home/utente/.wine e comunque potrebbe costringere a ripulirla e reinstallare wine. A me capito' con file sospetto che volli per forza farlo funzionare su linux, una sorta di prova temeraria che funziono' benissimo, ogni qualvolta aprivo un programma con wine, partiva anche questo come una sorta di servizio di win...cosa facesse esattamente non l'ho appurato.
IMHO il virus peggiore e' win stesso, dove non sei nemmeno sicuro che i tuoi dati non vengano monitorati.

giulio.rossi1968 e' interessato a quei due prodotti M$ per la ragione che la compatibilita' con applicazioni opensource e' limitata (ad esempio la formattazione spesso non riporta) e M$ ogni volta cerca di complicare la strada.

Ormai in molte amministrazioni pubbliche si stanno cominciando a usare formati non proprietari, ma la strada e' lunga come i preconcetti.

Io personalmente preferisco mantenere i compartimenti stagni, mi tengo un secondo hd nel pc con win e con tutta la sua bolgia tanto da linux posso accedervi.

Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

Grazie a tutti per il chiarimento

Giulio

Ritratto di zafran
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Last seen: 1 anno 5 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/06/2008 - 16:10

500paolo wrote:

IMHO il virus peggiore e' win stesso, dove non sei nemmeno sicuro che i tuoi dati non vengano monitorati..

È vero: con ubuntu, almeno lo sei, sicuro.

Ritratto di footstep11
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 31/01/2013 - 11:01

Io rimango dell'idea che la soluzione sia un ambiente windows virtualizzato... poi se anche si dovesse guastare, lo si reinstalla (io ho uno snapshot 'pulito' che serve appunto nel caso che il sistema vada a donnine allegre...)

Mauro

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

@ Zafran: gran verità... espressa con indubbia eleganza. Per fortuna, non sembra che sia il caso del nostro PCLinuxOS (ma debbo dir che, fra quelli che ho provato abbastanza a lungo in modo continuativo, anche con NetBSD, PC-BSD, Gentoo, SciTux [alias, Scientific Linux], CentOS, Foresight-Linux e VectorLinux [oltre che con diverse "Live" derivate da PuppyLinux] le cose vanno del pari bene).

@ footstep11: il problema più serio (quello, insomma, che mi par più da temere) NON è che il Sistema vada "a rotoli" (anche se ammetto che si tratta d'un'evenienza alquanto seccante), quanto piuttosto il rischio -davvero concreto- di venir spiati (anche per lungo tempo) senza mai scoprirlo (giacché il Sistema, all'apparenza, ci sembra a bella posta seguitare a funzionar egregiamente... al fine di tenerci "paciolli" e tranquilli e spiarci, alla fin fine, ben più comodamente).

Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

Mauro

Quindi se a mezzo virtualBox io virtualizzo Seven, e gli installo sopra il pacchetto Office sarei immune da malware o virus? O meglio si infetterebbe solo l' ambiente virtualizzato senza nulla creare danni al sistema operativo Linux?

Giulio

Ritratto di francesco bat
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Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Mah...
Secondo me un malware di windown non ci fa proprio nulla su linux con il wine.
Al massimo può creare qualche pasticcio con la cartella .wine del solo utente che ha azionato il malware o al massimo qualche comportamento anomalo nella home (e secondo me rarissimamente).
Disintallare il wine e reinstallarlo mi sembra eccessivo siccome un virus di windows è scritto con codice windows che non è in grado di agire su linux proprio e nelle directory root che non è proprio in grado di comprendere.
Poi dovrebbe avere la password di root per poter agire e comprendere quel sistema di protezione che non esiste su windows.
In più la partizione è in ext mentre su windows è ntfs: mi sa che è veramente fantascienza che un virus di windows danneggi un sistema linux.
Per i rootkit può essere possibile ma sono i rootkit studiati proprio per linux e di sicuro che non funzionano con il wine ma da sistema stesso. Smile
Ciao
Francesco bat

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Curiosa, quest'idea che hai Francesco, che l'azione di WINE si vada ad esaurire nei ristretti confini della cartella dedicata a Wine. Curioso soprattutto perchè è facile vedere che Wine funziona, sul Sistema, praticamente dappertutto (non solo entro la sua specifica cartella), al punto che è possibile "invocare Wine" (per gestire programmi Windoiws, praticamente dappertutto (e NON "soltanto all'interno di una (persltro, fantomatica) "cartella dedicata a Wine"...
La realtà è che Wine non è un "emulatore", ma è proprio un'interfaccia. Che può far sunzionare in linux programmi destinati unicamente a Windows... esattamente come puà render funzionanti IN LINUX malwares originariamente destinati a Windows...

Ritratto di Leman
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Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

Leggete attentamente questo post trovato sul forum di Mint anche se
è un po' lungo, perché a quanto pare c'è in circolazione una malwares
di nome iWeb che grazie a Sync di firefox passa da Seven a Linux creando
seri problemi.
Sembrerebbe proprio che iWeb sia contenuto in un antivirus di
none Bitdefender, grazie a questo si auto-installa nel pc con Windows
poi grazie a Sync di firefox passa su altri pc o partizioni del disco dove
c'è linux.

Post principale:
"Salve ragazzi, sono furibondo perché non ci volevo credere....
ma ora ho la certezza quasi matematica che a portarmi nel pc quella
iena di “iWebar”è stato proprio Bitdefender.
Andiamo per gradi, dopo il disastroso tentativo di sbarazzarmi di “iWebar”
tramite il programma “Yac”, quello consigliato dalla guida che avevo postato
il link sopra, ormai la situazione era irrecuperabile, quindi disattivato Sync sui
vari sistemi operativi che ho sui due pc, vado a riformattare la partizione del
portatile dove c'è Seven .
Una volta riformattato non metto più come antivirus Bitdefender, ma Gdata
Internet Security, tutto sembra andare per il meglio, “iWebar” non compare più.
Dopo moltissime prove disinstallo Gdata e vado a mettere come antivirus
AVG internet Security, anche qui faccio moltissime prove e del famigerato
“iWebar” non c'è traccia.
Disinstallo anche AVG e vado a rimettere Bitdefender, ma questa volta uso la
versione Internet Security, una volta installato e faccio tutti i settaggi e i vari
aggiornamenti richiesti, dopo l'ultimo riavvio vado ad aprire Firefox, mi viene
un colpo, appare immediatamente “iWebar”
Riformatto di nuovo il pc e rimetto Gdata Internet Security, di “iWebar” non c'è
più traccia.

Vado allora a riformattare la partizione del pc desktop dove c'è Seven, questo non
l'avevo ancora riformattato, ripeto la medesime operazioni che ho fatto sul
portatile, messi in sequenza Gdata, poi AVG, in più provo anche Avast, ma “iWebar”
non compare più, in fine vado a rimettere Bitdefender ma nella versione Free, dopo
tutti i settaggi all'ultimo riavvio vado ad aprire Firefox, immediatamente compare
“iWebar”, riformatto e provo a rimettere Awast, “iWebar” non c'è più!!!
Ormai non ho più dubbi che l'antivirus Bitdefender, sia nelle la versione
Free che quella Internet Security, mi portano in casa la iena “iWebar”.

Come avevo già detto, tramite Sync “iWebar” si installa anche su Linux in componenti
aggiuntivi di Firefox.
Io non sono certo un grosso esperto d'informatica ma disattivando Sync ed
eliminando “iWebar”, anche Linux sembra tornato normale, niente più impazzimenti
di siti internet che si aprono in automatico a raffica, niente più programmi come
LibreOffice che sembrano impazzire per vari interminabili minuti.

Però ora voi che siete degli esperti in materia mi dovete dire a che gioco stanno
giocando Bitdefender e Sync di Firefox."

Ritratto di footstep11
Offline
Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 31/01/2013 - 11:01

giulio.rossi1968 wrote:
Quindi se a mezzo virtualBox io virtualizzo Seven, e gli installo sopra il pacchetto Office sarei immune da malware o virus? O meglio si infetterebbe solo l' ambiente virtualizzato senza nulla creare danni al sistema operativo Linux?

Esattamente! Quello che accade nel sistema virtualizzato rimane nel sistema virtualizzato... Wink

Mauro

Ritratto di francesco bat
Offline
Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Il discorso è che il wine non permette l'esecuzione di un exe come il sistema esegue un sh oppure come windows esegue gli exe.
Wine crea un ambiente come quello di windows con tutte le funzioni (stesso nella home dell'utente) e poi esegue gli exe ma sempre sotto il controllo del wine.
In poche parole: wine apre i file exe come libreoffice apre gli odt.
I file exe sono considerati file come documenti di lettura e scrittura.
Se un malware passerebbe con un exe, allora bisognerebbe preoccuparsi anche degli odt, i jpg ecc.
Del resto un exe malware non può modificare il wine bin nella partizione di root perchè dovrebbe avere la password di root per modificare quelle cartelle (sempre se il malware è programmato per agire in /usr/bin e in partizione ext, cosa che credo impossibile siccome sono programmati per C:\ , partizione ntfs e il reg di windows Smile ).
Ciao
Francesco bat

Ritratto di giulio.rossi1968
Offline
Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

Grazie Mauro

Giulio

Ritratto di 500paolo
Offline
Last seen: 7 mesi 3 settimane fa
Iscritto: 16/12/2011 - 10:52

@Francesco,
hai detto bene, ma vale per malware di vecchio stampo destinati a win solamente...ora pero' il panorama e' diverso.
Se creo un malware che oltre a operare istruzioni per win, ne esegue anche altre per sistemi linux? Sai che ci sono applicazioni per win per accedere a partizioni linux? Posso tranquillamente da wine devastare la /home/utente dove c'e' anche l'autostart e forse anche oltre.

Ritratto di francesco bat
Offline
Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

La home dell'utente è certo che può avere problemi, ma molto raramente.
Tutto il sistema è quasi impossibile.
Dal sito del wine:

"Wine doesn't support most Windows security constructs, and instead relies on the underlying operating system for security. Unless you run Wine as root, for instance, it's hard for malicious software in Wine to modify files belonging to other users. But Wine doesn't protect you against malware you run yourself.

End of story.

Except... there are a few weak things you can do to slightly protect yourself."

Ulteriori dettagli (in inglese) qui: http://wiki.winehq.org/SecuringWine
Ciao
Francesco bat

Ritratto di 500paolo
Offline
Last seen: 7 mesi 3 settimane fa
Iscritto: 16/12/2011 - 10:52

francesco bat wrote:

... But Wine doesn't protect you against malware you run yourself...

Francesco bat

Appunto.

Ritratto di francesco bat
Offline
Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

500paolo wrote:
francesco bat wrote:

... But Wine doesn't protect you against malware you run yourself...

Francesco bat

Appunto.

Infatti non ho detto che la home dell'utente non può avere problemi, ma la cosa resta comunque difficilissima.
Del resto sembra esistere anche un tool di sicurezza per il wine per analizzare eventuali problemi che un malware potrebbe fare con il wine e si chiama zerowine: http://zerowine.sourceforge.net/
Io ad esempio ho clamav e clamtk installato e per sicurezza a volte scansiono lo stesso dei .exe che spesso uso per svago.
Ma non ho mai avuto timore più di tanto.
Del resto potrebbe essere usato anche drweb cureit, un eseguibile antivirus di Drweb che scansiona ed elimina tutti i virus delle definizioni senza installazione; naturalmente è un exe e funziona con il wine Smile
Ciao
Francesco bat

Ritratto di Leman
Offline
Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

francesco bat wrote:

Io ad esempio ho clamav e clamtk installato e per sicurezza a volte scansiono....

@ Francesco bat

Se ti entra nel pc iWebar dove hai Windows, poi grazie a Sync di firefox te
lo installa anche nelle partizioni e nei pc dove c'è linux, in questo caso
clamav e clamtk non sono di nessuna efficacia.
Ti accorgerai della presenza di iWebar quando linux incomincia ad impazzire senza una
ragione apparente, poi andando in componenti aggiuntivi di firefox lo trovi installato, è
arrivato li grazie a Sync.
Come ho scritto nel post sopra, fare molta attenzione all'antivirus Bitdefender che
è il cavallo di troia che ti porta in casa iWebar, anzi non istallarlo proprio in nessuna
delle sue versioni.

Ritratto di francesco bat
Offline
Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Leman wrote:
francesco bat wrote:

Io ad esempio ho clamav e clamtk installato e per sicurezza a volte scansiono....

@ Francesco bat

Se ti entra nel pc iWebar dove hai Windows, poi grazie a Sync di firefox te
lo installa anche nelle partizioni e nei pc dove c'è linux, in questo caso
clamav e clamtk non sono di nessuna efficacia.
Ti accorgerai della presenza di iWebar quando linux incomincia ad impazzire senza una
ragione apparente, poi andando in componenti aggiuntivi di firefox lo trovi installato, è
arrivato li grazie a Sync.
Come ho scritto nel post sopra, fare molta attenzione all'antivirus Bitdefender che
è il cavallo di troia che ti porta in casa iWebar, anzi non istallarlo proprio in nessuna
delle sue versioni.

Leggendo da questo articolo: http://www.pcrisk.it/guide-per-la-rimozione/7326-iwebar-ads
sembra più un adware toolbar che si installa in vari browser.
C' è una guida per la semplice rimozione.
Se poi si attiva il sync di firefox lo si può ritrovare anche su linux ma sempre e solo su firefox.
Basta eliminarlo stesso da firefox di linux, magari pulire la cache e disattivare il sync e il problema non dovrebbe esserci più, almeno per linux Smile
Ciao
Francesco bat

Ritratto di francofait
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Last seen: 5 anni 11 mesi fa
Iscritto: 31/03/2012 - 02:01

Se disponi di un accaunt email microsoft , di installare office sul pc non ce n' è alcun bisogno ne con linux ne con windows . Hai disponibile gratuitamente l' intero pacchetto MSOffice online accedendo semplicemente al tuo account , da qualunque browser e con qualunque SO
Nel servizio gratuito sono inclusi
word online
excel online
pawerpoint online
onenote online
onedriver
outlook.com 301
gestione contatti
calendario

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
Moderatore
Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Ma è davvero assurdo: WINE non crea affatto "un ambiente": NON È UN EMULATORE. Non virtualizza niente. È solo e unicamente un'interfaccia che illude i files "fatti per Windows" di ritrovarsi in un ambiente Windows (e invece, si trovano in un ambiente Linux, ovviamente, epperò... WINE fornisce loro tutto quel che a loro serve per effettivamente funzionare). Insomma, NON è vero che gli exe di Windows, in WINE non funzionino: funzionano, eccome! (fatto salvo che alcuni funzionan meglio di altri... e i malwares -poco, ma sicuro- son fra questi)... Se i files "per ambiente Windows" non funzionassero, in WINE, esattamente come funzionano in ambiente Windows, a che mai servirebbe utilizzare WINE?
Non c'è nemmeno per idea che WINE agisca solo e unicamente "nella cartella Wine": agisce nel Sistema e -per maggior precisione- nella Home personale dell'Utente (che include, ovviamente, tutte le personalizzazioni dall'Utente apportate... ed è il luogo "principe" deputato [e più redditizio] per esser d'interesse a chi vuole spiare e carpir dati che ritiene "interessanti").
In quanto al fatto che, se capita qualcosa, eliminato Wine l'infezione si ferma, beh, è vero. Ma i danni che son stati fatti prima di tale momento restan comunque fatti e mica si cancellano andando a cancellare WINE.
In quanto al "virtualizzare", non è privo di rischi neanche questo (a meno che non stiam proprio parlando di usare un LiveCD [o un LiveDVD: usare una pen-drive, specie se ha "persistenza", comporta, invece, rischi]).
Se si usa un LiveCD, il solo rischio che si corre è quello di ritrovarsi spiati in quello che si sta facendo IN QUEL MOMENTO. Nessun malware ci può infettare, andandosi a celare nel Sistema e dopo agendo silenziosamente e di nascosto, se non per la durata di tempo di quella singola seduta. Spendo il PC, dato che NULLA è rimasto scritto sul CD che contiene la "live" e nulla è stato salvato sull'Hard Disk, possiamo dormir sonni assai tranquilli (ovvio che se siam stati "intercettati" e sorvegliati MENTRE la seduta era ancora in corso, è comunque possibile che le nostre azioni sian state spiate, registrate e catalogate).
Naturalmente., se abbiam "salvato" qualcosa sull'Hard Disk, c'è la possibilità che -celato in modo attento dentro quel che abbiam "salvato"- possano esserci uno o più malwares... che possono (se il caso e le azioni dell'Utente glielo permettono: ovvero, se vengon "caricati in memoria" durante la "live") anche tornare ad agire in una successiva "seduta in liveCD".
L'agire usando un Sistema del tutto "virtuale" ha quasi gli stessi rischi che comporta l'usare un LiveCD. Con l'aggiunta che è possibile che uno o più malwares riescano a inserirsi (salvandosi nel file che vien "virtualizzato") in successive "sedute" virtuali. Naturalmente, basta eliminare tutto al termine di ogni seduta (cominciando "da zero" alla seduta successiva) per scongiurar tale rischio, ma son ben pochi quelli che lo fanno (perchè è una bella "pizza" doversi riconfigurare tutto quanto daccapo ad ogni nuovo avvio). E non si creda che quando si viene infettati sia facile rendersene conto: è l'esatto opposto. I malwares pericolosi non sono quelli che si mostrano, ci incasinano il Sistema Operativo e gli impediscono di funzionare come fa di norma. No. I malwares davvero pericolosi son quelli che non danneggiano minimamente il Sistyema e non fanno alcunché che possa far notare la presenza loro. Semplicemente, stanno bascosti in fondo a qualche buco, immobili e sicuri, spiandoci e inviando quel che a mano a mano scoprono ai loro creatori... Tutto qui: niente malfunzionamenti, niente Utenti allarmati... vuol dire, per chi campa rubando dati, far sempre ottimi affari.
Se si usa la pen-drive (intendo "con persistenza") val quello che si è detto per l'uso di un Sistema virtalizzato, né più né meno. S'intende, ovviamente (se parliamo di Linux) che i malwares costituiscono un rischio solo se utilizzamo, all'interno del nostro Linux, WINE... o se abbiam la scalogna di andare a incappare in un fetecchio ideato apposta per il nostro Linux (evento estremamente raro ancora oggi, per fortuna).
E c'è pure da dire che, se parliam di Macintosh, non va scordato il "rischio" (che è una certezza) che si viene spiati -in tempo reale- qualunque cosa si faccia (da Apple, che poi va a riferire "a chi di dovere"). C'è anche qualche "distro" Linux (UBU... e qualcos'altro, ora non mi sovviene) che fa, pur "nel suo piccolo", praticamente lo stesso.
Insomma, non ha davvero senso l'affermare che usando WINE in Linux (oppure in BSD) si è proprio al sicuro. La sola via per "essere al sicuro" è usare sempre la propria intelligenza (non dando troppa retta a quella altrui) e non fidarsi mai e poi mai degli altri "troppo facilmente".

Giusto quello che scrive Francofait riguardo a "Microsoft Office Online". Aggiungo solamente che -ogniqualvolta si agisca nel "Cloud"- la probabilità di essere spiati e registrati, istante per istante, è alta al punto tale da essere praticamente una certezza (per cui si può star più che certi che Microsoft conserverà nei suoi generosi archivi, copia di qualsivoglia cosa noi andremo ad elaborare col suo "Microsoft Office Online"... e ne farà poi l'uso che gli aggrada senza dirlo a nessuno [per esempio, fornirà i dati che ha così raccolto a questo o quell'Ente, governativo e non, in base ai bei vantaggi -economici o d'altra natura- che gliene potranno, a mano a mano, derivare]).

Ma allora la "sicurezza" migliore qual'è? Usare un sistema Operativo BSD oppure GNU/Linux, per esempio, è già un tipo di scelta che possiam definire "intelligente" (ma si tenga presente che ci son "distro" Linux [delle quali, come già prima, non rammento bene il nome] decisamente meno "sicure", per scelta precisa di chi dirige lo Sviluppo loro, rispetto alle altre "distro"). Un'altra cosa intelligente, per migliorar la sicurezza (quando vogliamo far qualcosa cui teniamo in particolare) consiste nell'usare un LiveCD (ad esempio, un Cucciolinux [ossia, una delle derivate "dirette" di PuppyLinux, realizzate da questo o quell'appassionato Utente di PuppyLinux]). E il massimo (ma proprio il massimo possibile) della "sicurezza", quale sarebbe? (a parte l'usare sempre al meglio il proprio cervello, ovviamente!)... Beh, il Sistema Operativo che offre le migliori prestazioni in assoluto dal punto di vista della sicurezza esiste davvero ed è ottenibile e utilizzabile anche in "liveCD" o "liveDVD", ma non è semplicissimo da usare per chi non sia già esperto (oppure non voglia mettersi seriamente a studiarsi il tutto per almeno un sei mesi [di studio serio e duro!], prima di iniziar davvero ad utilizzarlo). Si tratta di un Sistema Operativo bastato su BSD che esiste sia per i PC a 32-bit che per quelli a 64-bit (è opensource, freeware e immediatamente disponibile per chiunque, senza restrizioni di sorta), nelle sue basi è solo in lingua inglese, e si chiama OpenBSD.

Ritratto di francofait
Offline
Last seen: 5 anni 11 mesi fa
Iscritto: 31/03/2012 - 02:01

Quella poca ragione d' essere difatti wine l' ha sempre avuta per i giochi , ma con l' ormai crescente avanzamento di steam e della sua piattaforma anche per il gioco ne ha sempre meno .
Per quel che riguarda l' office , autocad e pure adobe suite , non ha più senso ne acquistarli , ne installarli neppure con windows , sono tutti offerti via servizi cloud in abbonamento quando non gratuitamente abbinati a servizi in account email, quindi anche per chi per un qualunque plausibile motivo fosse costretto alle finestracce di Microsoft , cade pure ogni possibile ma discutibile giustificazione alla pirateria software.

Ritratto di francesco bat
Offline
Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Io a volte uso wine quando un programma per Linux dopo un aggiornamento non funziona bene per colpa di qualche bug.
Vlc per esempio mi è stato di aiuto la versione di windows per ascoltare musica con projectm siccome la versione di Linux non funzionava più; ora si è risolto; poi Isobuster per recuperare dati da un cd danneggiato (per Linux esiste solo dvdisaster che esamina i cd ma non recupera i dati).
Poi in una mia utenza creata apposta, per svago e divertimento l'ho personalizzata stile windows con vari programmi di windows avviabili con il wine; un vero divertimento per gli appassionati di informatica Biggrin
Ciao
Francesco bat

Ritratto di Leman
Offline
Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

@ Francesco bat

Io ormai vado su Windows solo per aggiornare il
ricevitore satellitare Tv e per qualche altro raro
programma che non trovo qualcosa di simile
su Linux, nonostante questo alcuni mesi fa mi
è saltato in aria il portatile per un virus.
Allora ho provato Gdata, ma poi non mi ha segnalato
che era scaduto il periodo di prova, uno scherzo del
genere l'aveva già fatto 3 anni fa, speriamo di
non dover riformattare di nuovo....

Ora ho messo Avast free, priva avevo provato
la versione a pagamento, ma entrambi le versioni
2014 risultano molto pesanti, rallentano in modo
spaventoso l'apertura di Seven.
Tu che antivirus usi su Windows ?

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
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Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Se -come mi par di aver compreso da quello che hai scritto- NON usi MAI (ma proprio mai, né tramite Client, né tramite browser [andando tu fino alla casella email]) il tuo Windows per gestire le email... allora puoi provare con Avira AntiVir Free, che mi risulta non sia troppo "pesante" (un po' lo è, naturalmente). In quanto a me, fin quando ho usato Windows con qualche regolarità, ho sembre avuto buoni risultati usando AVG-Free (un filo più "pesante" di AntiVir, ma che va benissimo anche se si gestisce, da Windows, la Posta Elettronica, dato che scansiona tutte le email in entrata e i loro allegati PRIMA che il tutto venga salvato sull'Hard Disk).

Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

A questo punto mi permetto di fare una domanda dopo aver letto quanto sopra: io uso molti file creati con win in formato .xlsx o .xls contenenti anche macro. Ammettendo che qualcuno di questi fossero virulenti, se li apro con libre si può infettare il sistema? Naturalmente usando una macchina che ha installato solo pclos e nient' altro. Nemmeno wine, nè altro che possa emulare windows

Giulio

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
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Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

Se hai semplicemente Linux (le stesse cose valgono, ovviamente, anche se si ha soltanto BSD) e NON hai installato Wine, per cui il LibreOffice (o l'Apache-OpenOffice, per cui vale l'identico discorso) di cui stiam discutendo è senz'altro una versione "per Linux" (o per BSD, magari) e basta, allora, eventuali malwares che si sino infilati nei files creati con Office (magari, anche creati con Microsoft Office e in puro ambiente Windows), aperti nel tuo "ambiente Linux" (o BSD che sia) NON dovrebbero essere in grado di infettarti il Sistema (uso il condizionale perchè può sempre essere che qualche sinistro "geniaccio" del PC riesca a sviluppare una qualche diavoleria capace di far questo e -già che c'è- di preparare, al tempo stesso, anche un bel piatto di fumante pastasciutta, ma -almeno per il momento- un'evenienza del genere direi che si può escludere). Resta, comunque, il fatto che è possibile che la presenza di malwares all'interno di files creati con Microsoft Office (magari, anche con Macro) possa dar problemi (specie al momento dell'apertura del file infetto) al tuo LibreOffice "linuxiano". Il che può darti, come conseguenza, difficoltà ad aprire e gestire il file infetto, ma non ti può infettare il Sistema (ew neanche la tua personale Home: i malwares restan counque presenti dentro al file infetto, magari danno fastidio se si cerca di aprire il suddetto file, ma NON sono capaci di "espandersi" per conquistare Linux. Di fatto, è come se fossero degli stoccafissi surgelati: se ne stan lì, ma non possono mordere nessuno [a meno che tu non li riporti in un ambiente Windows o Wine, naturalmente!]).

Ritratto di patel
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Last seen: 7 anni 10 mesi fa
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Iscritto: 03/11/2007 - 07:31

tieni presente che Libre esegue soltanto macro vba piuttosto semplici, quindi sicuramente non diavolerie pericolose fatte da qualche sinistro "geniaccio" del PC

Ritratto di francesco bat
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Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

Leman wrote:
@ Francesco bat

Io ormai vado su Windows solo per aggiornare il
ricevitore satellitare Tv e per qualche altro raro
programma che non trovo qualcosa di simile
su Linux, nonostante questo alcuni mesi fa mi
è saltato in aria il portatile per un virus.
Allora ho provato Gdata, ma poi non mi ha segnalato
che era scaduto il periodo di prova, uno scherzo del
genere l'aveva già fatto 3 anni fa, speriamo di
non dover riformattare di nuovo....

Ora ho messo Avast free, priva avevo provato
la versione a pagamento, ma entrambi le versioni
2014 risultano molto pesanti, rallentano in modo
spaventoso l'apertura di Seven.
Tu che antivirus usi su Windows ?

Io windows non lo uso quasi più (meno dei 12 mesi in un anno).
Una volta avevo Avira e lo consiglio a tutti quelli che usano windows.
Per la questione delle mail in entrata è una discussione vecchissima e sono punti di vista.
Io più volte, all'epoca discussi su Usenet sull'argomento dell'inutilità della posta in entrata perchè è solo una presa per i fondelli e trovate commerciali di altri antivirus.
In pratica quando un programma di posta inizia a scaricare la posta, le email accedono già al computer e l'antivirus le elimina o ti avvisa all'istante creando un effetto che sembra che te lo blocca prima; l'antivirus non può bloccartelo prima perchè significherebbe che avrebbe potere sul server remoto, ma l'antivirus per notare che c'è un virus deve prima essere scaricato sul proprio pc e poi lo elimina.
Avira per questo non lo ha integrato, ma se tu fai dopo una scansione antivirus nella home lo blocchi e lo elimini dopo; tieni presente che avira controlla la ram in tempo reale, quindi se il virus passa all'azione lo blocca e lo elimina comunque, quindi ecco il motivo dell'inutilità della scansione della posta in entrata.
Io attualmente, proprio per la scarso uso che faccio di windows, uso solo clamwin e se necessario scansiono windows con drweb cureit appositamente scaricato per un eventuale rischio; ma non lo consiglio a nessuno; lo faccio solo io perchè so che non usando mai windows e quelle rare volte che lo uso e so come lo uso, non corro alcun rischio Wink
Ciao
Francesco bat

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
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Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

francesco bat wrote:
Per la questione delle mail in entrata è una discussione vecchissima e sono punti di vista.
Io più volte, all'epoca discussi su Usenet sull'argomento dell'inutilità della posta in entrata perchè è solo una presa per i fondelli e trovate commerciali di altri antivirus.
In pratica quando un programma di posta inizia a scaricare la posta, le email accedono già al computer e l'antivirus le elimina o ti avvisa all'istante creando un effetto che sembra che te lo blocca prima; l'antivirus non può bloccartelo prima perchè significherebbe che avrebbe potere sul server remoto, ma l'antivirus per notare che c'è un virus deve prima essere scaricato sul proprio pc e poi lo elimina.

Ma scherziamo davvero? Ho attentamente studiato, in passato, la faccenda. E so che non è affatto così.
Non è una bella cosa andare a "rassicurare" gli Utenti (quelli meno esperti: quelli più esperti sanno benissimo come davvero stan le cose) circa questioni sulle quali c'è da stare, invece, sempre bene attenti e con le antennine ritte, perchè comportan rischi... e rischi pure seri. Non è per "fare terrorismo". Perchè il rimedio c'è: muoversi in modo accorto e adottare difese. Ma non è la via giusta il dire che tali minacce (che sono assai gravi, effettive e reali) son solo "... questione di gusti". Una volta, definii (e son dell'identico parere anche ora) AntiVir Free come "il buco con l'antivirus intorno". Intendendo non già che l'antivirus (inteso come "aggiornamenti del database per l'identificazione dei malwares" e "motore di scansione") non fosse, in sé, all'altezza. È certo all'altezza, invece. Come pure altri prodotti rivali. Ma quello che intendevo è che la mancanza della "scansione automatica delle email in entrata" costituisce senza dubbio un grave buco, una gravissima "falla" difensiva di cui l'Utente doveva -per la sua stessa sicurezza- tener sempre il dovuto conto. Ad esempio, non usando affatto le email nell'ambito del Sistema Operativo difeso con AntiVir Free (in questo caso, AntiVir Free si dimostra senza dubbio un valido antivirus gratuito, buono quanto tanti concorrenti suoi e talora anche di più).

Ecco, dunque, per chiarire, come davvero stan le cose.

Innanzi tutto, la scansione delle email in entrata è cosa assolutamente fondamentale e irrinunciabile (quasi il 47% delle minacce, specie malwares che puntano a "spiare", certa di penetrare nel Sistema proprio attraverso tale via: e, se mai ci riesce, NON te ne accorgi... fino al momento in cui il malware non "inciampa" casualmente e non si fa notare -anche dall'antivirus- perchè ha "influito" sul normale comportamento del Sistema).
In secondo luogo è assolutamente falsa l'affermazione che si debba "operare dentro al Server di Posta Elettronica" per poter scansionare (ed eliminare, nel caso) eventuali minacce che giungono via email.
Avira Antivir a pagamento si fa pagare, appunto, perchè offre anche la specifica funzione di scansionare le email in entrata (è solo la versione free che non offre questa importantissima funzione). Cosa che ottiene esattamente col medesimo modo in cui l'ottengono altri antivirus (che offron tale funzione anche nella loro versione free), come -ad esempio- Avast e pure AVG.
La cosa funziona così:
1) l'antivirus (non Avitra AntiVir Frre, ovviamente, ma gli altri che offron fra i loro servizi anche la scansione delle email in entrata) dispone "di default" di un proprio Proxy esclusivo (il "luogo" fisico in cui tale Proxy è localizzato è la RAM del computer, dunque è un luogo del tutto "virtuale" e quel che si trova lì NON è ancora stato salvato sull'Hard Disk).
2) le email in entrata (anche nel caso che si operi online, andando col browser sulla propria Casella di posta Elettronica [stesso procedimento si ha quando si usa un Client di Posta Elettronica]) vengono "scaricate" dal server NON sull'hard Disk bensì nell'area virtuale di RAM predisposta allo scopo dall'antivirus [per questo che si parla di "proxy"]);
3) giunte nella suddetta "area di RAM", le email e gli eventuali allegati vengono scansionati e -se trovati infetti- direttamente eliminati (senza nemmeno essere salvati sull'Hard Disk);
4) le email che non risultano infette e gli allegati che non risultano infetti, vengono -infine- "salvati" sull'Hard Disk.

Dunque, NON serve avere il controllo del Server di Posta (sarebbe assurdo, se fosse così!) e non risponde affatto al vero l'asserzione che lo scansionamento automatico delle email in entrata e dei loro allegati non sia una cosa essenziale. Non ci dimentichiamo che esistono dei malwares (i rootkits e i worms, per esempio) che possono agire senza bisogno alcuno che l'Utente li vada a "sfruculiare" e ad "attivare", per disgraziato accidente, lui stesso...

Ritratto di Leman
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Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

Ciao Monsee,
io non sono certo un utente di quelli esperti, per
cortesia in base alla tua esperienza personale
consigliami un efficace antivirus da usare sulla
partizione del disco dove ho Seven. Grazie!

P.S. Come ho già detto uso ormai raramente Seven, quando
non trovo un programma simile su Linux, nonostante questo
ogni tanto devo riformattare.....
In giro circolano classifiche su quali siano i migliori antivirus
2014, ma siccome possono variare anche di molto a secondo del
sito dove vengono pubblicate ho il sospetto che dietro c'è lo
zampino dei produttori.....
Tanto per fare un esempio, ieri ho trovato una classifica dove danno
come migliore antivirus quel “Bitdefender” che ti porta in dote
“iWebar”, roba da matti!!! :shocked: (vedi link sotto)
Visto anche, come avevo scritto in un post sopra, che passa anche a Linux
per mezzo Sync di Firefox.

http://www.miglioriantivirus.it/analisi/confronto-antivirus.html

Noto pure che danno nella stessa classifica l'antivirus Nod 32 contemporaneamente
compatibile sia su Windows che su linux, ma è possibile che
una stessa versione vada su entrambi ? :puzzled:

Qui sotto riporto i problemi che crea IWebar:

IWebar è una sorta di programma adware.Di solito appare come un plug-in del browser web.Generalmente, IWebar è progettato e diffuso dagli hacker PC a causa dei seguenti motivi.In primo luogo, viene utilizzato per promuovere determinati prodotti attraverso pop-up e reindirizzamento.In secondo luogo, IWebar raccoglie e ruba i dati degli utenti, compresi i dati finanziari sensibili come account di accesso, conti bancari online e le password.E gli inserzionisti possono ottenere benefici finanziari da questi punti.
Sebbene IWebar virus è pericoloso, molti utenti ancora si installano con noncuranza, perché il virus si imballa di solito in freeware, attacchi di spam e siti inaffidabili.Gli utenti non noteranno IWebar fino a quando non comincia a visualizzare annunci pubblicitari quando gli utenti visitano siti web, in particolare i siti di shopping come Ebay, Amazon, Walmart ecc All'inizio, IWebar sembra essere interessante in quanto fornisce agli utenti con codici promozionali gratuiti e informazioni sugli sconti che possono aiutare gli utenti a risparmiare denaro.Mentre in realtà, tutti questi annunci sono falsi che mirano a ingannare i soldi degli utenti.Se gli utenti ritengono che, possono soffrire di perdita di denaro.Grazie al suo danno, si dovrebbe tenere a mente che le informazioni visualizzate dal IWebar è inaffidabile.E si consiglia vivamente di disinstallare IWebar dal computer infetto appena possibile.

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
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Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

L'ESET NOD32 esiste sia in una versione specificamente pensata per Windows che in una versione specificamente pensata per Linux (e, in ambo i casi, è disponibile unicamente a pagamento [si può testare come Trial, se lo si vuole, ma dopo un po', se non si acquista, cessa di funzionare]). Si tratta di un prodotto assai noto e anche stimato.
Per quanto attiene l'antivirus che ti potrei suggerir io (per Windows, intendo), beh, la questione è se devi anche gestir della posta elettronica (o via Client email o via browser direttamente nella casella email) oppure se non t'interessa affatto di gestir da Windows le tue email. Nel secondo caso, direi che AntiVir Free potrebbe essere una interessante soluzione. Nel primo caso (se intendi gestire da Windows anche della posta, sia pur solo saltuariamente) allora escluderei del tutto codesta soluzione e puntere deciso verso AVG Free (che è leggermente più "pesante", ma meno aggressivo [pur essendo comunque assai valido] rispetto ad AntiVir Free). Si tratta di due antivirus che ho usato a lungo in passato (AntiVir Free per testarlo, AVG Free lo usavo, invece, quale mio antivirus di fiducia). Ti posso comunque dare un suggerimento importante (perchè, il seguirlo, in parecchi casi, evita d'incappar, poi, in problemi). Quando installi l'antivirus rammenta SEMPRE di sceglier l'INSTALLAZIONE PERSONALIZZATA (non scegliere l'installazione "automatizzata" che ti mette le cose "di default"!)... Dopo di che, nelle varie schermate che si succederanno, fai bene attenzione a NON lasciare la "spunta" (che spesso c'è già a priori, perchè rappresenta la scelta di default) a qualsiasi voce che accenni all'installazione di Toolbar (di qualsivoglia tipo siano tali Toolbar). Non lo dimenticare, è importante: MAI far installare una Toolbar all'antivirus o all'antispyware (a meno che non si tratti di una Toolbar che conosci benissimo in prima persona e che sai per certo non crea alcun problema al browser).

giulio.rossi1968 wrote:
A me interessano solo Word e Excel

Perchè non provi, Giulio, a veder se WPS Office (che esiste anche per Linux ed è installabile anche da pacchetto RPM per architettura a 32-bit [lo si può installare, anche se non tramite Synaptic], anche in PCLinuxOS a 32-bit) può essere la soluzione che cercavi.
In pratica, si tratta di una Suite Office che garantisce piena compatibilità rispetto ai files "Word", di "PowerPoint" e di "Excel". La Suite in oggetto (che esiste anche per Windows, per iOS e per Android, oltre che per svariati GNU/Linux), è disponibile in due versioni, una delle quali freeware (non completa come la versione a pagamento, ovviamente, ma buona comunque). Ecco cosa se ne dice in un ben noto sito: http://www.lffl.org/2013/05/wps-office-si-aggiorna-alla-versione.html

Insomma, a quanto sembra chiaro, potresti avere una perfetta compatibilità per quello che concerne i files di Word e quelli di Excel (che è quel che ti interessa) restando tranquillamente in Linux, come vedi.

Ritratto di giulio.rossi1968
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Last seen: 3 anni 7 mesi fa
Iscritto: 10/02/2013 - 11:54

Grazie Monsee

Lo provo sicuramente

Un saluto

Giulio

Ritratto di Leman
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Last seen: 1 anno 11 mesi fa
Iscritto: 25/03/2013 - 10:18

@ Monsee

Cercherò di fare buon uso dei consigli che
mi hai dato, Grazie mille per l'aiuto!!!

Ritratto di francesco bat
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Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

monsee wrote:
francesco bat wrote:
Per la questione delle mail in entrata è una discussione vecchissima e sono punti di vista.
Io più volte, all'epoca discussi su Usenet sull'argomento dell'inutilità della posta in entrata perchè è solo una presa per i fondelli e trovate commerciali di altri antivirus.
In pratica quando un programma di posta inizia a scaricare la posta, le email accedono già al computer e l'antivirus le elimina o ti avvisa all'istante creando un effetto che sembra che te lo blocca prima; l'antivirus non può bloccartelo prima perchè significherebbe che avrebbe potere sul server remoto, ma l'antivirus per notare che c'è un virus deve prima essere scaricato sul proprio pc e poi lo elimina.

Ma scherziamo davvero? Ho attentamente studiato, in passato, la faccenda. E so che non è affatto così.
Non è una bella cosa andare a "rassicurare" gli Utenti (quelli meno esperti: quelli più esperti sanno benissimo come davvero stan le cose) circa questioni sulle quali c'è da stare, invece, sempre bene attenti e con le antennine ritte, perchè comportan rischi... e rischi pure seri. Non è per "fare terrorismo". Perchè il rimedio c'è: muoversi in modo accorto e adottare difese. Ma non è la via giusta il dire che tali minacce (che sono assai gravi, effettive e reali) son solo "... questione di gusti". Una volta, definii (e son dell'identico parere anche ora) AntiVir Free come "il buco con l'antivirus intorno". Intendendo non già che l'antivirus (inteso come "aggiornamenti del database per l'identificazione dei malwares" e "motore di scansione") non fosse, in sé, all'altezza. È certo all'altezza, invece. Come pure altri prodotti rivali. Ma quello che intendevo è che la mancanza della "scansione automatica delle email in entrata" costituisce senza dubbio un grave buco, una gravissima "falla" difensiva di cui l'Utente doveva -per la sua stessa sicurezza- tener sempre il dovuto conto. Ad esempio, non usando affatto le email nell'ambito del Sistema Operativo difeso con AntiVir Free (in questo caso, AntiVir Free si dimostra senza dubbio un valido antivirus gratuito, buono quanto tanti concorrenti suoi e talora anche di più).

Ecco, dunque, per chiarire, come davvero stan le cose.

Innanzi tutto, la scansione delle email in entrata è cosa assolutamente fondamentale e irrinunciabile (quasi il 47% delle minacce, specie malwares che puntano a "spiare", certa di penetrare nel Sistema proprio attraverso tale via: e, se mai ci riesce, NON te ne accorgi... fino al momento in cui il malware non "inciampa" casualmente e non si fa notare -anche dall'antivirus- perchè ha "influito" sul normale comportamento del Sistema).
In secondo luogo è assolutamente falsa l'affermazione che si debba "operare dentro al Server di Posta Elettronica" per poter scansionare (ed eliminare, nel caso) eventuali minacce che giungono via email.
Avira Antivir a pagamento si fa pagare, appunto, perchè offre anche la specifica funzione di scansionare le email in entrata (è solo la versione free che non offre questa importantissima funzione). Cosa che ottiene esattamente col medesimo modo in cui l'ottengono altri antivirus (che offron tale funzione anche nella loro versione free), come -ad esempio- Avast e pure AVG.
La cosa funziona così:
1) l'antivirus (non Avitra AntiVir Frre, ovviamente, ma gli altri che offron fra i loro servizi anche la scansione delle email in entrata) dispone "di default" di un proprio Proxy esclusivo (il "luogo" fisico in cui tale Proxy è localizzato è la RAM del computer, dunque è un luogo del tutto "virtuale" e quel che si trova lì NON è ancora stato salvato sull'Hard Disk).
2) le email in entrata (anche nel caso che si operi online, andando col browser sulla propria Casella di posta Elettronica [stesso procedimento si ha quando si usa un Client di Posta Elettronica]) vengono "scaricate" dal server NON sull'hard Disk bensì nell'area virtuale di RAM predisposta allo scopo dall'antivirus [per questo che si parla di "proxy"]);
3) giunte nella suddetta "area di RAM", le email e gli eventuali allegati vengono scansionati e -se trovati infetti- direttamente eliminati (senza nemmeno essere salvati sull'Hard Disk);
4) le email che non risultano infette e gli allegati che non risultano infetti, vengono -infine- "salvati" sull'Hard Disk.

Dunque, NON serve avere il controllo del Server di Posta (sarebbe assurdo, se fosse così!) e non risponde affatto al vero l'asserzione che lo scansionamento automatico delle email in entrata e dei loro allegati non sia una cosa essenziale. Non ci dimentichiamo che esistono dei malwares (i rootkits e i worms, per esempio) che possono agire senza bisogno alcuno che l'Utente li vada a "sfruculiare" e ad "attivare", per disgraziato accidente, lui stesso...

Il fatto è che, come ho gia scritto se il programma di posta scarica un virus che parte subito in esecuzione in ram, Avira lo blocca comunque perchè è in continuo controllo della ram.
La questione è se il programma di posta scarica un virus che rimane fermo fino a quando non viene eseguito in qualche altro modo, passa inosservato.
Ma se dopo lo scaricamento della posta si scansionano gli allegati oppure si fa una scansione nella cartella di posta, il programma rileva il virus e lo elimina.
Fatto così per anni senza il minimo problema e ho eliminato molti virus in questo modo senza alcun danno al pc.
Se poi l'utente scarica la posta con un virus disattivato e appunto avira non lo vede, e dopo lo si esegue senza neanche scansionarlo o con le dovute prcauzioni, allora l'utente è responsabile.
Naturalmente io parlo come una persona che non si faceva sfuggire niente, con scansioni continue del pc e fissato sulla sicurezza.
Naturalmente un utente pigro che fa poche scansioni e vuole affidarsi a sole cose esclusivamente automatiche (può appunto essere il caso di un pc da lavoro specie se non il proprio), allora può davvero ritenersi utile la scansione della posta.
Ne conosco molte di persone che non scansionano un bel niente affidandosi totalmente ai rilevamenti automatici; da ricordare che un antivirus deve essere velocissimo a riconoscere un virus perchè molte volte il virus e più veloce di lui o l'antivirus non lo vede proprio se non con una scansione manuale.
Ma molti veramente non sanno neanche come si fa una scansione Biggrin
Ciao
Francesco bat

Ritratto di monsee
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Last seen: 1 mese 3 giorni fa
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Iscritto: 16/09/2009 - 12:34

francesco bat wrote:
... se il programma di posta scarica un virus che parte subito in esecuzione in ram, Avira lo blocca comunque perchè è in continuo controllo della ram.

No, Francesco. Per niente. AntiVir free monitora, sì, la RAM (come fa qualsivoglia antivirus che offra protezione "residente", peraltro), ma questo NON vuol dire in alcun modo che controlli le email PRIMA dell'effettivo loro salvataggio sull'Hard Disk. Potesse controllarle, avrebbe -a tutti gli effetti- fra le funzioni che offre, anche la fatidica "scansione delle email in entrata". Il che proprio non è. Perchè, per poter controllare veramente le email in entrata è indispensabile vi sia quella sorta di "Proxy" specifico dell'antivirus che indirizza le email in entrata NON nella RAM intesa in generale, bensì in una specifica "locazione" di tale RAM. E Avira, tale cosa la offre unicamente se compri il suo AntiVir nella versione a pagamento. Se usi AntiVir Free, semplicemente, il tuo "Fronte delle email in entrata" NON gode di nessuna protezione specifica. Né si può dire che, se il malware si attiva (in RAM) PRIMA dell'effettivo salvataggio sull'Hard Disk, la "protezione residente" offerta da AntiVir Free sia una sufficiente garanzia (pensiamo ai worms che sono capacissimi di attivarsi da sé, anche in casi consimili, facensosi salvare sull'Hard Disk non già nella "zona dell'Hard Disk destinata allo scaricamento delle email", bensì direttamente nel cuore del Sistema Operativo [e, poi, ormai ben nascosti lì, "travestiti da normali files di Sistema di Windows", agiranno con calma e in gran silenzio... e ben difficilmente l'antivirus sarà poi in grado di fronteggiarli]). Di fatto, in condizioni del genere, non è azzardato dire che un AntiVirus (un buon antivirus "di per sé", ma che non offre fra le sue funzioni la specifica scansione delle email "in entrata") non abbia più del 40% di probabilità di individuare (e poi eliminare) l'invasore che lo vada a attaccare usando tale via.
Di fatto, la sola maniera di usare AntiVir Free con piena (o, almeno, ragionevole) sicurezza è quella di far -poi- col proprio computer tutto TRANNE la gestione delle email (in qualsivoglia modo intesa). Perchè l'intero settore "email-in-arrivo", se si usa AntiVir Free non gode di alcuna sua "protezione specifica" (naturalmente, se si sceglie di acquistare Avira AntiVir, dato che la versione a pagamento offre la specifica scansione delle email fra le sue caratteristiche di base, si potran gestire senza tema anche le email, dal proprio computer).

Ritratto di francesco bat
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Last seen: 3 anni 9 mesi fa
Iscritto: 20/11/2011 - 02:46

monsee wrote:
francesco bat wrote:
... se il programma di posta scarica un virus che parte subito in esecuzione in ram, Avira lo blocca comunque perchè è in continuo controllo della ram.

No, Francesco. Per niente. AntiVir free monitora, sì, la RAM (come fa qualsivoglia antivirus che offra protezione "residente", peraltro), ma questo NON vuol dire in alcun modo che controlli le email PRIMA dell'effettivo loro salvataggio sull'Hard Disk. Potesse controllarle, avrebbe -a tutti gli effetti- fra le funzioni che offre, anche la fatidica "scansione delle email in entrata". Il che proprio non è. Perchè, per poter controllare veramente le email in entrata è indispensabile vi sia quella sorta di "Proxy" specifico dell'antivirus che indirizza le email in entrata NON nella RAM intesa in generale, bensì in una specifica "locazione" di tale RAM. E Avira, tale cosa la offre unicamente se compri il suo AntiVir nella versione a pagamento. Se usi AntiVir Free, semplicemente, il tuo "Fronte delle email in entrata" NON gode di nessuna protezione specifica. Né si può dire che, se il malware si attiva (in RAM) PRIMA dell'effettivo salvataggio sull'Hard Disk, la "protezione residente" offerta da AntiVir Free sia una sufficiente garanzia (pensiamo ai worms che sono capacissimi di attivarsi da sé, anche in casi consimili, facensosi salvare sull'Hard Disk non già nella "zona dell'Hard Disk destinata allo scaricamento delle email", bensì direttamente nel cuore del Sistema Operativo [e, poi, ormai ben nascosti lì, "travestiti da normali files di Sistema di Windows", agiranno con calma e in gran silenzio... e ben difficilmente l'antivirus sarà poi in grado di fronteggiarli]). Di fatto, in condizioni del genere, non è azzardato dire che un AntiVirus (un buon antivirus "di per sé", ma che non offre fra le sue funzioni la specifica scansione delle email "in entrata") non abbia più del 40% di probabilità di individuare (e poi eliminare) l'invasore che lo vada a attaccare usando tale via.
Di fatto, la sola maniera di usare AntiVir Free con piena (o, almeno, ragionevole) sicurezza è quella di far -poi- col proprio computer tutto TRANNE la gestione delle email (in qualsivoglia modo intesa). Perchè l'intero settore "email-in-arrivo", se si usa AntiVir Free non gode di alcuna sua "protezione specifica" (naturalmente, se si sceglie di acquistare Avira AntiVir, dato che la versione a pagamento offre la specifica scansione delle email fra le sue caratteristiche di base, si potran gestire senza tema anche le email, dal proprio computer).

Io mi ricordo, tempo fa che Avira, durante la ricezione delle email, di un avviso di virus in Ram senza specificare che il virus era nella meil.
Altre volte mi capitava di leggere qualche mail dal programma di posta elettronica e mi avvisava del virus in ram (molto raramente perchè era difficile che prendevo virus).
In altri casi (la maggior parte), dovevo scansionare l'allegato per essere avvisato; la maggior parte ancora dovevo selezionare di scansionare gli archivi perchè spesso risedevano li (la maggior parte degli antivirus non scansionano all'interno di un archivio di default).
Comunque, quanto tempo che perdevo in queste cose in passato che fortunatamente rimane solo un ricordo Biggrin
Ciao
Francesco bat

Ritratto di monsee
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Se davvero AntiVir Free proteggesse dai malwares che arrivano a mezzo email, ci troveremmo in una situazione davvero paradossale: perchè Avira (che afferma esplicitamente di NON fornire protezione alcuna relativamente alle minacce che possono arrivare via email, siano esse oppure no veicolate da un Client email, nel suo antivirus Free... e spiega che la sola e unica maniera di essere protetti su questo versante è quella di acquistare la versione a pagamento del'antivirus) commetterebbe un atto (grave) di esplicita "disinformazione" degli Utenti, atto che -sul piano squisitamente legale- configurerebbe senz'altro il reato di "tentata truffa" (come minimo). Il che, ovviamente, non è (Avira è una ditta seria, con anni di esperienza nel settore e che dubito proprio si abbasserebbe a impelagarsi in tale -disastrosa, per lei, da qualunque parte la si osservi- truffa).

Ritratto di francesco bat
Offline
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Boh !
Forse perchè la versione a pagamento controllando la posta rileva tutti i virus compresi quelli non attivi, mentre quelli attivi li rileva solo perchè finiscono in ram altrimenti non li vedrebbe (se non proprio con una scansione manuale sugli allegati salvati fuori dal programma di posta o con una scansione completa; naturalmente queste sono ipotesi Smile
Ciao
Francesco bat